Paolo Scquizzato
«Laddove i draghi si sdraiano si nascondono tesori».
Il mondo delle fiabe e il Vangelo di Gesù di Nazareth insegnano
che è sotto quella parte di noi che ci fa più paura che si nascondono le perle più preziose.
Occorre solo diventarne consapevoli, attraversare tutto il nostro «bosco» interiore fatto di ombre e paure,
per uscirne trasformati e cominciare il viaggio verso il compimento del sé e quindi della felicità.
Una vita ideale, immaginata non segnata dal limite e dall?ombra,
non potrà mai compiersi, semplicemente perché la vita non è sogno.
Paolo Scquizzato
«Dio se non lo cerchi lo trovi».
Meister Eckhart
Pregare non è dire preghiere. E tantomeno un domandare per avere.
È un aprirsi per essere, via d’illuminazione per il compimento dell’umano.
Un radicale sì alla vita.
Uno sperimentare Dio talmente sopra tutto, che nulla se ne può dire.
Per questo lo si pregherà ancor meglio tacendo.
Paolo Scquizzato
Cosa c’è dopo la morte? Con quale corpo risorgeremo? Dove sono e cosa fanno i
nostri morti? Esistono il paradiso e l’inferno? Che cos’è «vita eterna»? Alla fine ci
sarà un giudizio? Cosa si può dire riguardo alla reincarnazione? E ancora: È lecita
la dispersione delle ceneri?
Riportare al centro della riflessione cristiana i grandi temi dell’aldilà vuol dire
aiutare le donne e gli uomini di oggi a vivere il momento presente, lontani da
sterili paure e inutili sensi di colpa, ma soprattutto con un senso, nella serena
consapevolezza che ciò che ci attende al termine della vita sarà solo un abbraccio
di compimento e di eternità.
Paolo Scquizzato
Vivere una vita spirituale vuol dire intraprendere il viaggio più importante e impegnativo che esista: quello verso l’interno di sé. Viaggio che conduce a diventare ciò cui si è chiamati ad essere: se stessi. Un viaggio faticoso e insieme affascinante che, attraverso la domanda che si fa consapevolezza, permette di lasciare il porto della noia e, frantumando l’inganno della banalità, approdare a quell’orizzonte di senso cui l’umano, da sempre, è destinato.
Paolo Scquizzato
La perla è splendida e preziosa. Nasce dal dolore. Nasce quando un’ostrica viene ferita da qualcosa d’estraneo.
Se non viene ferita, l’ostrica non potrà mai produrre perle, perché la perla è solamente una ferita cicatrizzata.
Tutto ciò che ha il sapore del limite, racchiude in sé anche la possibilità del suo compimento.
Paolo Scquizzato
E se Dio, immischiandosi nell’umana avventura, avesse traslocato dal cielo all’inferno? E se per incontrarlo non fosse più necessario guardare in alto, ma dentro la parte più sporca e indecente di noi? E se il peccato non fosse ciò che condanna la creatura ad un’irrimediabile lontananza da Dio, ma piuttosto l’unico “luogo” per vivere l’incontro con Lui? Sfogliando il Vangelo, una domanda: e se fosse proprio così?
Paolo Scquizzato
Lontano da una pretesa esegetica e quindi scientifica, le pagine di questo libro desiderano essere semplicemente riflessioni sull'umano vivere cercando di guardare lontano, ma indietro, attingendo cioè alla sapienza degli autori ispirati della Bibbia nella consapevolezza che, grazie a loro e in particolare al primo Libro, si può giungere al principio delle cose, e quindi di noi stessi e così alle cose di Dio.
Paolo Scquizzato
Il peccato è una ferita inferta ad una relazione, ma una ferita attraverso cui Dio può far irruzione per realizzare il suo desiderio più grande: il compimento del cuore dell’uomo.